LA PENSIONE DI INVALIDITÀ2 min read
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Sono previsti tre livelli di pensionamento:
L’assegno di invalidità civile:
viene erogato dall’INPS e ne ha diritto l’assicurato la cui capacità di lavoro , sia ridotta in modo permanente a meno di un terzo.
È escluso ogni riferimento ai fattori socio-economici e al mercato del lavoro.
Tuttavia, comporta un giudizio medico legale fortemente individualizzato.
Requisiti:
• lo stato di impossibilità assoluta e permanente a prestare qualsiasi attività lavorativa oppure;
• una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale (requisito sanitario).
• la presenza di un requisito contributivo: almeno 5 anni di versamenti contributivi di cui 3 nel quinquennio antecedente alla domanda amministrativa volta al conseguimento della prestazione.
Può essere riconosciuta a lavoratori :
• dipendenti;
• autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
• iscritti alla gestione separata.
La pensione di invalidità civile:
consiste nel pagamento di una somma di denaro a favore di mutilati ed invalidi civili fra i 18 ed i 67 anni, nei cui confronti sia accertata una totale inabilità lavorativa, ossia un’invalidità pari al 100%.
Dal sessantasettesimo anno in poi, la pensione di invalidità civile si trasforma automaticamente in “assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile”.
Affinché sia riconosciuta la prestazione assistenziale è necessario che il soggetto sia dichiarato invalido civile.
Accompagnamento
Infine l’indennità di accompagnamento, riconosciuta senza alcun limite di reddito nel 2022:
• agli invalidi civili totali
• ai ciechi civili