Come andare in pensione nel 20222 min read
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I principali canali di pensionamento disponibili nel 2022 per i lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’INPS:
Lavoratori nel Sistema misto
Per gli assicurati nel sistema misto (cioè in possesso di contribuzione al 31.12.1995):
- pensione di vecchiaia a 67 anni e 20 anni di contributi;
- pensione anticipata a 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) a prescindere dall’età anagrafica;
- pensione anticipata con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci in particolari condizioni meritevoli di tutela (disoccupati, caregivers, invalidi almeno al 74%, addetti a mansioni gravose o usuranti);
- pensione con quota 100 cioè con 62 anni e 38 anni di contributi (se raggiunti entro il 31.12.2021) oppure con 64 anni e 38 di contributi (se raggiunti entro il 31.12.2022), la cd. quota 102.
Sistema contributivo
Per gli assicurati nel sistema interamente contributivo (cioè privi di contribuzione al 31.12.1995):
- pensione di vecchiaia a 67 anni e 20 anni di contributi unitamente ad un assegno con un importo non inferiore a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale;
- pensione di vecchiaia con 71 anni e 5 anni di contributi effettivi (cioè con esclusione della contribuzione figurativa);
- pensione anticipata con 64 anni e 20 anni di contribuzione effettiva (cioè con esclusione della contribuzione figurativa) a condizione che l’importo soglia non risulti inferiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale
- pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) a prescindere dall’età anagrafica;
- pensione con 62 anni e 38 anni di contributi (se raggiunti entro il 31.12.2021) oppure con 64 anni e 38 di contributi (se raggiunti entro il 31.12.2022).
La QUOTA 100 e la QUOTA 102 sono due misure temporanee. Chi ha maturato i requisiti entro il 31.12.2021 (62 anni di età e 38 di contributi) e chi li raggiungerà entro il 31.12.2022 (64 anni di età e 38 di contributi) può decidere di pensionarsi in qualsiasi momento successivo, anche nel 2022, 2023, 2024 e così via.
Inoltre bisogna ricordare la proroga dell’opzione donna per le lavoratrici con 58 anni (59 le autonome) unitamente a 35 anni di contributi raggiunti entro il 31 dicembre 2021, e la proroga di un anno dell’ape sociale cioè l’uscita a 63 anni e 30/36 anni di contributi in particolari condizioni meritevoli di tutela (disoccupati, caregivers, invalidi almeno al 74%, addetti a mansioni gravose), rinnovato sino al 31 dicembre 2022.
