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Assegno Unico, chi ci guadagna e chi ci perde2 min read

Feb 14, 2022 2 min

Assegno Unico, chi ci guadagna e chi ci perde2 min read

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L’assegno unico e universale per i figli è vincolato dall’ISEE del nucleo familiare, quindi, non si considera solo il reddito complessivo del nucleo familiare come per gli ANF, ma anche della situazione patrimoniale (autovettura, abitazione, giacenza media dei conti correnti, eccetera) che non sempre rappresentano la ricchezza di una famiglia.

L’ISEE più basso diviene più vantaggioso per un nucleo familiare il passaggio all’Assegno Unico e Universale, di conseguenza con un ISEE più alto condizionato ad esempio da immobili di proprietà, si determina un peggioramento sulla situazione rispetto al passato. Infine, in presenza di redditi medio-alti, con un ISEE superiore a 40.000 euro, con un valore fisso di 50 euro, il sostegno economico è inferiore rispetto a quanto percepito in precedenza. Ne beneficeranno, invece, i lavoratori autonomi e gli inoccupati che non avevano diritto agli ANF.

Ecco una tabella stilata dalla Fondazione Consulenti del Lavoro per chiarire le varie situazioni familiari:

Nei primi due casi a parità di situazioni reddituali e familiari un ISEE più basso rende vantaggioso il passaggio all’AUUF; un ISEE più alto (data per es. la presenza di immobili di proprietà) determina un peggioramento della situazione. Il terzo caso invece si focalizza su un nucleo familiare con un figlio con disabilità grave, un solo reddito da lavoro e un ISEE inferiore a 25.000 euro. Per i soggetti che si trovano in questa situazione il beneficio annuo è moderato.

Nel quarto esempio in presenza di redditi da lavoro medio-alti e di un ISEE superiore a 40.000 euro, il valore dell’assegno unico è fisso di € 50,00 e quindi un sostegno economico decisamente inferiore rispetto a quanto percepito in precedenza. Invece nel quinto esempio con i redditi molto alti che in precedenza non determinavano alcun sostegno in termini di ANF e detrazioni, dal 1° marzo 2022 si ha accesso al contributo minimo.

Sesto esempio, i nuclei familiari con soggetti non coniugati che, sino ad oggi, percepivano l’ANF dichiarando solo il reddito da lavoro dipendente del richiedente e con un ISEE inferiore a 25.000 euro, in questo caso si vedrebbero ridurre il sostegno per i figli a carico se non fosse per l’applicazione della maggiorazione transitoria, misura introdotta temporaneamente per il triennio 2022-2024, che si riduce di 1/3 per ogni anno successivo al primo.

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